Grande ed attenta partecipazione all'incontro “L'agricoltura deve tornare ad essere vita sana”, tenuto dal prof. Fabio Taffetani, che si è tenuto ieri 5 febbraio al CEA Centro di Educazione Ambientale Parco del Conero a Sirolo.
In un paese come il nostro,
unico per bellezze artistiche e naturali, l'urgenza di salvaguardare la biodiversità e la bellezza del
territorio è sempre maggiore. Paradossalmente il grande valore paesaggistico e turistico dei nostri territori è a rischio e
l'immagine delle dolci colline che degradano fino al mare, vede le potenzialità turistiche compromesse dalle distese di monocolture inquinate da una chimica sempre più tossica, dalla scomparsa
del paesaggio agricolo arboreo e arbustivo e dalla distruzione del sistema dei fossi, curati un tempo con attenzione dai contadini.
Gli effetti negativi sulla biodiversità e sulla vita e fertilità del terreno, è risaputo che riguardano l'uso di pesticidi e in generale di prodotti chimici per l'agricoltura; nelle nostre zone i diserbanti in testa.
“Attualmente in Italia vengono utilizzate 150.000 tonnellate di pesticidi all’anno, il 30% del totale impiegato nell’Unione Europea. La grandissima parte di queste sostanze tossiche finisce nell’aria, nell’acqua, nel suolo e nei prodotti alimentari, contaminando l’ambiente e la popolazione umana. La scienza ha confermato che gli effetti tossici degli insetticidi, dei fungicidi e dei diserbanti non riguardano solamente i parassiti e le erbe infestanti, ma agiscono pesantemente anche sulla salute umana”.
La documentazione è ormai incontestabile e relazioni mediche tecniche certificano gli effetti tossici, anche in minime quantità di tali sostanze e sono sempre più evidenti i danni per la salute e per l'ambiente e la loro presenza invasiva li fa riscontrare sempre più, perfino nel latte materno.
Se da una parte assistiamo alla tragica esposizione dei dati sull'aumento dei tumori, a fasce di età sempre inferiori, dall'altra non possiamo che sentirci cittadini abbandonati dalle amministrazioni pubbliche, che invece di contrastare le strategie delle multinazionali della chimica, si lasciano coinvolgere e influenzare dai loro interessi economici.
Ma qualcosa sta accadendo, e lo si evince dalla sempre maggiore partecipazione ad eventi, iniziative, incontri come quelli di ieri sera che hanno lo scopo di far ragionare i cittadini con la propria testa.
Cittadini che vogliono affiancarsi e sostenere le istituzioni che possono emanare provvedimenti per tutelare la salute di tutti, affinché l'azione non sia solo quella di monitorare ma soprattutto di prevenire le cause dei problemi. Ci sono esempi illuminanti come quelli dei comuni di Malosco o Vallarsa nel Trentino che ci mostrano una strada percorribile nella quale le forze si uniscono per difendere non solo la salute, ma anche la bellezza del paesaggio e la ricchezza della Natura.
Vari paese del mondo si stanno organizzando per la messa al bando dei pesticidi; per esempio, il terribile diserbante Glifosate è stato messo al bando da Danimarca, Russia, Tasmania, Messico, Sri Lanca e Olanda e putroppo è lo stesso diserbante che la provincia di Ancona, incurante di migliaia di studi internazionali, scandalosamente, usa per il diserbo delle nostre strade, trovandosi fra l'altro ad avere complessivamente più spese in quanto dopo il passaggio del diserbo chimico è costretta a fare ugualmente lo sfalcio meccanico e a sostenere spese ingenti per far fronte a frane sempre più frequenti sui bordi stradali, dovuti alla distruzione del tappeto naturale stabile di erbe spontanee, selezionatesi in centinaia di anni.
L'obiettivo che vorremmo perseguire per la nostra regione e il nostro paese, è quello di far introdurre norme più restrittive a tutela della salute e favorire la diffusione della vera agricoltura, quella biologica. Varie associazioni del nostro territorio si stanno impegnando in questa direzione, fra cui REES Marche della quale la cooperativa Forestalp con il Cea Parco del Conero è socia.
Forestalp
CEA Centro di Educazione Ambientale Parco del Conero